giovedì 24 settembre 2015

La mia storia

Da sempre, da quando ne ho memoria almeno, ho nutrito forte amore, passione e interesse per tutto quanto concerneva il Mistero, in tutte le sue accezioni. Più nel dettaglio, il mistero dell'esistenza, dell'uomo, della vita, di Dio.
Ho iniziato ormai più di 15 anni fa, a interessarmi seriamente della questione, con libri, documentari, e tutto quanto riuscissi a trovare  su questi argomenti. 

Sono passato per le antiche civiltà, gli alieni, i cerchi nel grano, la terra cava, i vari esponenti delle new age, la fisica quantistica (che 10 anni fa in pochi sapevano cosa fosse), la biologia delle credenze, il potere della mente, la cabala, l'alchimia, la magia, l'esoterismo, la teosofia, la quarta via, le filosofie orientali, shakti e kundalini, i maestri ascesi, il channeling... Tutto questo mi attraeva enormemente, e avevo fame di conoscenza. Volevo sapere. Volevo risposte.

Contemporaneamente cercavo di ritrovare nella realtà di tutti i giorni i segni e i barlumi di quello che acquisivo come nuova conoscenza. Osservavo curioso e affascinato la vita, conscio che c'era qualcosa che continuamente, ancora, mi sfuggiva.

Nonostante tutta la conoscenza accumulata, non riuscivo a venirne a capo. Più di tutto, quello che mi veniva da fare, in maniera naturale, era cercare la sintesi, i punti di incontro e la verità ultima di tutti i vari insegnamenti con cui ero entrato in contatto. Un'impresa quasi impossibile, anche perchè per carattere tendo ad essere molto preciso, a non lasciare indietro nulla. Da uscirne pazzi. Ma non è che me ne importasse molto.
Dovevo far quadrare l'equazione della verità assoluta. 
Ma non ci riuscivo. 
Per quanto potessi svenarmi e scervellarmi, non quadrava quasi niente. Ogni insegnamento, ogni maestro diceva la sua, e spesso in netta contraddizione l'uno con l'altro. 
Dove stava la verità? - mi chiedevo continuamente. 
Volevo seguire una Via che fosse tale, che fosse La risposta. 
Ma niente di quello che trovavo mi convinceva del tutto. 

Nel frattempo, cercai un Maestro che per me fosse tale, e lo trovai. 
Uno di quelli grossi, in tutti i sensi.
Passai diversi anni alla sua scuola. Imparai molto, moltissimo, ed ebbi l'occasione di mettermi alla prova a 360 gradi. 
Capii che le mie risorse erano molto più grandi di quello che immaginavo. E feci esperienza, molta, in quel periodo. Sia a livello spirituale che materiale.

Poi ci fu quella che io chiamo "la rivelazione".
In seguito a ricerche incrociate, come le chiamo io, capii per l'ennesima volta che qualcosa non quadrava, che non stavo andando dove volevo, o che non stava andando come avrei voluto. Mi ero lasciato portare, entusiasmare, ma quella non era la mia strada. A quel punto lo sapevo con certezza, da qualche parte dentro di me. 

Fu un periodo molto, molto buio, quello che seguì. 
Persi ogni speranza, consapevole per vari motivi che quello che avevo fatto fino a quel punto non mi aveva portato da nessuna parte. Mi sbagliavo, ovviamente, ma a quel tempo non lo sapevo. 
Fu il mio fallimento, come iniziato su un sentiero spirituale. 
Ne seguirono molti altri, ma questo è quello forse più eclatante, perché spezzò il mio percorso idealmente in due tranche, il prima e il dopo quell'evento.

Dopo questo periodo veramente nefasto, a tutti i livelli, ritrovai in qualche modo la strada. 
Scoprii gli insegnamenti dei grandi maestri tibetani, al di là delle scuole e delle tradizioni, quelli dello shivaismo kashmiro e in ultimo l'advaita vedanta, tradizionale e moderno. 
E' a quel punto che accadde la svolta. 
Ci misi anni, a studiare tutti i vari insegnamenti, i maestri, quello che dicevano e quello che non dicevano. Provando a far quadrare il cerchio. 
Nel contempo, la vita era il mio campo di prova: cercavo di applicare tutto quello che imparavo nel quotidiano, di farne effettiva esperienza. 
Era uno studio sul mio essere, un'esperienza interiore, sempre. Sondavo me stesso, ogni cosa, ogni millimetro, ogni sfaccettatura della mia interiorità in ogni momento, per quanto potevo. Era il mio modus operandi: andare fino in fondo, o sempre oltre, se preferite. 

E in questa ricerca introspettiva, scoprii non solo che tutto coincideva perfettamente, ma che era sempre stato tutto assolutamente perfetto. Ebbi il quadro completo della mia vita, fino a quel momento, in mano. Proprio quando avevo rinunciato del tutto a capirci qualcosa. Tutto quello che avevo fatto era stato necessario per arrivare a questa comprensione. Che non è conoscenza, attenzione. Quando parlo di "comprensione", intendo un reale vissuto, una conoscenza portata nell'esperienza, realizzata nella fisicità. 

Avevo un obbiettivo ben chiaro, a quel punto: volevo sperimentare questo stato di coscienza di cui si parlava, e di cui parlo sempre anche qui, perché è Amore, ed è un po' come essere sempre innamorati. Lo volevo più di ogni altra cosa. Sinceramente, con tutto il Cuore.

Infine, qualche tempo fa, semplicemente, accadde. 
La fine della ricerca.

E ora sono qui che provo a passarvelo, a comunicarvelo e, perchè no, a insegnarvelo. Per quello che posso, s'intende, e per quanto mi compete per quel pezzo di strada che ho percorso. 
Non ho nessuna pretesa, sia chiaro. Esprimo solo quella che è la mia esperienza e il mio sentire. Per me è una passione, molto semplicemente. Non posso fare a meno di parlarne :)

E ci tengo a specificarlo: quello che trovate e troverete qui, in particolare i testi scritti da me, sono frutto della mia esperienza vissuta, non teorie. 
Io so che funziona così, perchè l'ho sperimentato. 
Poi ognuno ha la sua strada da fare, e per ogni persona sarà diverso. 
La verità del vostro essere, però, rimane sempre una sola. 
Ed è raggiungibile sempre, in ogni momento, se solo avete l'ardire, il coraggio e la passione di volerlo davvero.

Pace a tutti, e buon viaggio.

G