domenica 1 ottobre 2017

La Verità è Facile

Quando sei pronto il percorso diretto comparirà. 
Essere pronti significa essenzialmente che nessuna esperienza del mondo, e nessuna conoscenza ‘esoterica’, ‘magica’, ‘mistica’, sarà più in grado di affascinarti. 
Avrai quella che si chiama divina insoddisfazione, e solo una conoscenza diretta della realtà del Sé, potrà spegnerla.

Hai bisogno di cercare, e affannarti solo per, alla fine, riconoscere che tutto ciò che cercavi era niente di più che un gioco con cui ti intrattenevi. Il solo motivo per cui non la trovi è, a conti fatti, che c’è ancora qualcosa nel mondo che vuoi di più della rivelazione finale.

Ma un giorno capiterà che niente sarà più importante, e nessuna esperienza potrà più riempirti. Allora, forse intraprenderai il percorso diretto con una spinta sincera, perchè più niente potrà frapporsi fra te e la verità.

Per tutti noi arriva un momento in cui ci decidiamo a venire al dunque, e vivere ed essere la Vita Spirituale. Di solito è un’avversità di qualche tipo, riguardante la salute, gli affari, un lutto, la solitudine o la noia, a condurci a questa decisione. Spesso è un qualche tipo di paura. Può essere che semplicemente cediamo alle sollecitazioni degli altri, o all'impulso di una sensazione interiore impalpabile, appunto “la divina insoddisfazione”; ma qualunque sia il motivo della nostra azione, un fatto è certo: la decisione che la provoca è molto personale.

È un’esperienza solitaria che avviene interiormente. Questo lo sai per certo.
Tutti abbiamo scoperto che, dal momento in cui si agisce in base alla decisione di scoprire la Realtà Ultima, si comincia davvero a trovarla. Nell'istante in cui cominciamo sinceramente (e sottolineo sinceramente, senza secondi fini) a ricercare l’Assoluto, il processo continua in maniera spontanea finché la Realtà non è rivelata!

Mettere in atto la decisione di distinguere la verità dalla finzione è un po’ come spingere una canoa in un fiume dove viene subito catturata dalla corrente silenziosa, che fluisce senza sforzo verso un felice e Infinito risveglio. È come piantare un seme in un terreno fertile.

«Sia più specifico, Mr. Samuel! Quale azione è necessaria esattamente? Frequentare una chiesa? Pregare? Guarire? Immolarsi?»

Ecco la risposta: la nostra prima azione è rivolgerci senza sforzo al Sé interiore per ascoltare il Cuore, la parte più profonda di noi. Si tratta di questo. Ed è tutto qui!
Ti sembra una deludente semplificazione? La tua natura erudita si aspettava una rivelazione profonda, una dichiarazione metafisica della ragione e della logica per scuotere l’intelletto? Ti aspetti, come molti, che la Realtà emerga solamente da accecanti bagliori di Luce e Illuminazioni estatiche?

Ecco la Verità disadorna, spogliata dalle astruse coperture intellettualiste dell’ego. 
La Verità è semplice; lo è sempre. 
La Verità è facile e non complicata. La Verità è facile, è amorevole e accessibile senza sforzo. La sua ubicazione non si limita alle grandi biblioteche, né alle università, ai templi e alle cattedrali. La Verità, e le affermazioni sincere che la riguardano, è pura semplicità. La Verità è facile , si trova dentro al cuore, dentro al Sé, qui e ora.
Per anni ci siamo rivolti all’esterno, a insegnanti, guide e libri sacri, quando l’intero universo della Verità è sempre stato dentro di noi. La sua conferma non si trova in nessun altro luogo. Dove si trova? Nel Cuore! Qui! Adesso!

“Inizialmente, il genere umano aspettava la Verità come qualcosa che sarebbe piovuta dal cielo in un momento futuro. In seguito è divenuto chiaro che la si poteva trovare solo nell’interiorità, ma “l’interiorità” era concepita nell’ambito di una mente soggettiva, contenuta e controllata dall’uomo. L’essere umano ha cercato la Verità all’interno dell’intelletto, della propria mente che calcola e ragiona; ma nessuna Sapienza, nessuna Verità, nessuna Realtà deriveranno mai dai pensieri, ragionamenti, progetti, valutazioni, giudizi e opinioni dell’intelletto. La Verità scaturisce invece dall’Identità del Sé.
Quanto è vicina la Verità? Può esistere qualcosa di più vicino del Sé che sei tu? «Il luogo sul quale ti trovi è Suolo Sacro»! Proprio adesso! Fin da ora! Tutto ciò che ci troviamo davanti è l’Adesso!”

William Samuel

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Fonte: link

lunedì 1 maggio 2017

Ops, I Am

La mia verità non è migliore della tua, può essere semplicemente diversa.
Ogni verità che uno ha, andrebbe seguita, esplorata, consumata. Portata al suo naturale compimento.

A quel punto, verrà sostituita o perfezionata da una comprensione più elevata o più profonda, che qui intendo come equivalenti.

Detto questo, tutti tendiamo ad approssimarci verso una verità ultima, assoluta, perchè è la vita stessa che ci porta in questa direzione. Alla ricerca di una risposta, anche nel vissuto, che sia conclusiva, inclusiva, totalizzante.
Oltre la quale non ci sia più niente, da dire, da fare, da realizzare.

Ma non esiste un qualcosa del genere, nei processi lineari della mente ordinaria.
Lì c'è solo un eterno incedere e un eterno domandarsi.
La mente non è fatta per risposte definitive.

E allora che si fa?
Se io cerco la verità assoluta, devo riferirmi all'assoluto.
L'unico assoluto a noi pertinente, è il mio Centro, il mio nucleo.

Non sto parlando di qualcosa di teorico, filosofico o "spirituale", ma del centro esatto, della fonte dalla quale tutto sorge - pensieri, parole, emozioni, sensazioni, percezioni, riassumibile in ultimo in: la coscienza - e tutto ritorna.

Di quel qualcosa che tutto contiene, tutto crea e tutto trascende.
Di quell'immanente che è dappertutto, ma che in ultima analisi noi percepiamo, ed E' solo perchè noi lo percepiamo.

Perché, girala come ti pare, senza di te il mondo non esiste, per te.
E tu sei tutto quello che c'è, dal tuo punto di vista.

Da qui bisogna partire, se si cerca la Verità.
Non c'è altro assoluto, nella pratica, che tu possa vedere.
L'unico assoluto è Chi sta guardando.
La fonte della percezione e di ogni cosa.

Ma tutto è relativo! - potrebbe dire qualcuno.
Si, ma relativo a che cosa? - gli risponderei.

Il nostro punto di riferimento assoluto, la costante, la verità ultima, siamo noi. Il centro di noi stessi.
Ed è così, se analizzi bene la questione, anche logicamente. Non si scappa.

Non c'è esistenza, Dio o esistenza di Dio che non dipenda da questo.
Dal tuo Esserci.
Il mondo si fonda su di te. Nasce, cresce e si evolve a partire da te.
E questo, per forza.
Non è un qualcosa su cui si possa discutere, è lì da vedere.
Per chi ha occhi per vederlo.
Il fuori è il dentro, il dentro è fuori.
E così, qualcuno disse: "Come dentro, così fuori".

Ma questa, in fin dei conti, più che una logica inoppugnabile è un sentire.
Sentire che tu Sei, non lo si insegna sui libri.

E questa, è la sconvolgente cosa che viene chiamata illuminazione, verità ultima, realtà, assoluto.

Ed è così semplice, così ovvio.

Ma è come un'unica pedina del domino che, da sola, regge un castello di pedine immenso, che si erge fino al cielo.

Tolta quella, il castello crolla.

Cosa rimane?

Niente.

Tu.

Che Sei.

Non qualcosa, ma Sei.


Questo è il grande, eterno mistero.

L'unica Verità.