lunedì 1 maggio 2017

Ops, I Am

La mia verità non è migliore della tua, può essere semplicemente diversa.
Ogni verità che uno ha, andrebbe seguita, esplorata, consumata. Portata al suo naturale compimento.

A quel punto, verrà sostituita o perfezionata da una comprensione più elevata o più profonda, che qui intendo come equivalenti.

Detto questo, tutti tendiamo ad approssimarci verso una verità ultima, assoluta, perchè è la vita stessa che ci porta in questa direzione. Alla ricerca di una risposta, anche nel vissuto, che sia conclusiva, inclusiva, totalizzante.
Oltre la quale non ci sia più niente, da dire, da fare, da realizzare.

Ma non esiste un qualcosa del genere, nei processi lineari della mente ordinaria.
Lì c'è solo un eterno incedere e un eterno domandarsi.
La mente non è fatta per risposte definitive.

E allora che si fa?
Se io cerco la verità assoluta, devo riferirmi all'assoluto.
L'unico assoluto a noi pertinente, è il mio Centro, il mio nucleo.

Non sto parlando di qualcosa di teorico, filosofico o "spirituale", ma del centro esatto, della fonte dalla quale tutto sorge - pensieri, parole, emozioni, sensazioni, percezioni, riassumibile in ultimo in: la coscienza - e tutto ritorna.

Di quel qualcosa che tutto contiene, tutto crea e tutto trascende.
Di quell'immanente che è dappertutto, ma che in ultima analisi noi percepiamo, ed E' solo perchè noi lo percepiamo.

Perché, girala come ti pare, senza di te il mondo non esiste, per te.
E tu sei tutto quello che c'è, dal tuo punto di vista.

Da qui bisogna partire, se si cerca la Verità.
Non c'è altro assoluto, nella pratica, che tu possa vedere.
L'unico assoluto è Chi sta guardando.
La fonte della percezione e di ogni cosa.

Ma tutto è relativo! - potrebbe dire qualcuno.
Si, ma relativo a che cosa? - gli risponderei.

Il nostro punto di riferimento assoluto, la costante, la verità ultima, siamo noi. Il centro di noi stessi.
Ed è così, se analizzi bene la questione, anche logicamente. Non si scappa.

Non c'è esistenza, Dio o esistenza di Dio che non dipenda da questo.
Dal tuo Esserci.
Il mondo si fonda su di te. Nasce, cresce e si evolve a partire da te.
E questo, per forza.
Non è un qualcosa su cui si possa discutere, è lì da vedere.
Per chi ha occhi per vederlo.
Il fuori è il dentro, il dentro è fuori.
E così, qualcuno disse: "Come dentro, così fuori".

Ma questa, in fin dei conti, più che una logica inoppugnabile è un sentire.
Sentire che tu Sei, non lo si insegna sui libri.

E questa, è la sconvolgente cosa che viene chiamata illuminazione, verità ultima, realtà, assoluto.

Ed è così semplice, così ovvio.

Ma è come un'unica pedina del domino che, da sola, regge un castello di pedine immenso, che si erge fino al cielo.

Tolta quella, il castello crolla.

Cosa rimane?

Niente.

Tu.

Che Sei.

Non qualcosa, ma Sei.


Questo è il grande, eterno mistero.

L'unica Verità.